Un quartiere problematico

Minorenne aggredito alle Case Minime di Rovezzano, salvato dai residenti attirati dalle sue urla

Il giovane ha ripotato una profonda ferita da taglio in un braccio, gli abitanti del quartiere hanno protestato all'arrivo della polizia

Minorenne aggredito alle Case Minime di Rovezzano, salvato dai residenti attirati dalle sue urla
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Urlava in mezzo alla strada e chiedeva aiuto. Così forte che ha attirato l’attenzione di tutti gli abitanti del quartiere. Era la voce disperata di un ragazzino di 17 anni che stava subendo un’aggressione in piena regola. Calci e botte dalle quali non riusciva a difendersi. 

Alla fine gli abitanti della zona delle Case Minime di Rocca Tedalda sono scesi in strada, alcune decine di persone, circa sessanta è stato ricostruito dalle forze dell’ordine che sono intervenute, e sono riuscite a far allontanare gli aggressori. 

I fatti sono accaduti nella notte tra venerdì 25 agosto e sabato 26 e tutto pare sia nato per motivi futili. Si racconta che il ragazzo di 17 anni, conosciuto e amato da tutti nel quartiere popolare di Rovezzano, stesse ascoltando musica con la sua cassa bluetooth quando è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi nordafricani che pretendevano gliela consegnasse. Forse solo una scusa per attaccare briga.

Botte, calci, pugni e forse un coltello, visto che al giovane è stata riscontrata una profonda ferita da taglio a un braccio. Provvidenziale è stato l’intervento dei residenti delle Case Minime che hanno evitato il peggio.

Quando sul posto sono arrivati gli agenti della polizia sono stati attivati i soccorsi al giovane che è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, ma le persone scese in strada sono rimaste lì a protestare ed è stato necessario l’impegno dei poliziotti fino a tarda notte per riportare la calma. Nel frattempo si sta lavorando, anche attraverso le telecamere di sorveglianza della zona, per identificare i magrebini che hanno aggredito il giovane, responsabili del reato di lesioni aggravate.

L’episodio accaduto in via Rocca Tedalda a Rovezzano è semplicemente la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo per gli abitanti della zona. Nel quartiere popolare alle porte di Firenze, a quanto racconta chi ci abita da decenni, la vita non è più tranquilla. Ormai la zona, poco illuminata pochissimo controllata, è diventato un centro di spaccio di droga e frequenti episodi di microcriminalità, che vedono responsabili tanti stranieri, perlopiù nordafricani, che si ritrovano nel vicino parco per bivaccare e probabilmente gestire i loro loschi affari. Dagli inquilini della Case Minime si percepisce uno stato di esasperazione, quasi rassegnazione. E l’aggressione a quel ragazzo che tutti hanno visto crescere è considerato un fatto grave ma che per molti, prima o poi doveva succedere. Si chiede maggiore sicurezza alle istituzioni. 

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