La vicenda

Carabiniere si spara a un piede, condannato il Viminale

La pistola era difettosa

Carabiniere si spara a un piede, condannato il Viminale
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Carabiniere si spara a un piede, ma la colpa è della pistola difettosa che ha in dotazione.

Il tribunale gli riconosce lo status di vittima del dovere con tutti i benefici del caso.

I fatti

La vicenda risale ad alcuni anni fa e ha visto protagonista un ufficiale, componente dell’Arma adesso in congedo.

I fatti, all’epoca, andarono così: dall’arma, difettosa, partì un colpo che perforò un piede al carabiniere il quale, a seguito di quell’incidente a tutt’ora postumi.

Il militare ha cambiato postura e modo di camminare, tanto che per questa ragione ha avuto anche problemi alla schiena affetta da una sindrome dolorosa con la quale deve, ad oggi, convivere.

Per queste ragioni l’uomo nel 2017 aveva richiesto all’amministrazione militare il riconoscimento dello status di vittima del dovere ma nel 2019 il ministero dell’interno (competente per materia) aveva respinto la sua domanda.

La lite giudiziaria

Visto il rigetto delle sue richieste da parte dell’amministrazione militare l’ex ufficiale si è rivolto al tribunale cittadino chiamando giudizio il Viminale ed impugnando il diniego opposto alla sua domanda.

La sentenza, in primo grado, di pochi giorni fa emessa dal giudice del tribunale di Lucca Alfonsina Manfredini gli ha dato ragione.All’uomo è stato concesso lo status di vittima del dovere e tutti i benefici di legge che ne conseguono: un rimborso di circa 200mila euro, un assegno vitalizio di 500 euro, a decorrere dal primo gennaio 2006, un altro assegno vitalizio da 1000 euro a decorrere dal primo gennaio 2008.

Il giudice ha disposto che vengano corrisposti all’ex militare anche gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dalla data di decorrenza di ciascun rateo, fino all’effettivo saldo.

Il Viminale è stato inoltre condannato a pagare le spese giudiziali nella somma di 4600 euro.

Questo quanto emerso dal giudizio di primo grado che, se non sarà appellato dal Viminale diverrà definitivo.

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