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Terzo settore, Regione impegnata a superare le criticità nell’applicazione della riforma

Il Terzo settore in Toscana rappresenta un grande patrimonio di impegno civico, solidarietà e coesione sociale.

Terzo settore, Regione impegnata a superare le criticità nell’applicazione della riforma
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Terzo settore, Regione impegnata a superare le criticità nell’applicazione della riforma

La Regione Toscana è impegnata a superare le criticità evidenziate dal Forum Toscano del terzo settore sulle modalità di applicazione della nuova normativa nazionale. In questa fase, in particolare, ha lavorato sulla proroga del calendario degli adempimenti richiesti per l’iscrizione al nuovo Registro Unico nazionale del Terzo settore, proroga sulla quale sono arrivati precisi impegni dal ministro Orlando.

E’ questo in sintesi, il messaggio che il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli hanno destinato al forum del terzo settore facendo seguito a una presa di posizione del portavoce Gianluca Mengozzi.

"Il Terzo settore – ha evidenziato il presidente Giani - è centro nevralgico per la Toscana e accompagnare positivamente questa  fase di cambiamento è per noi una priorità. In questo senso rispondo positivamente alle richieste formulate dal portavoce Mengozzi”.
“La Regione Toscana – ha proseguito il presidente - si è già attivata sia con il Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, sia con il Ministro competente, Andrea Orlando, per una proroga dei tempi per la formazione del Registro Unico del Terzo Settore e affinché ci sia un indirizzo unitario per tutte le Regioni. Il Governo, ne siamo certi, dovrà recepire le nostre proposte, che sono di assoluto buon senso. Il ministro, nel frattempo, ha già manifestato la sua disponibilità".

Proprio per affrontare alcune criticità poi evidenziate dal forum, la Regione Toscana insieme alle altre Regioni, nell’ambito della Commissione Politiche sociali, ha elaborato nei giorni scorsi alcune proposte emendative al Codice del Terzo settore, che sono state condivise dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e inviate al Ministro Orlando.
In sostanza le Regioni hanno chiesto la sospensione nel periodo estivo, dal 1° luglio al 15 settembre, delle richieste di adeguamento degli statuti. Questo per consentire di avere più tempo e per evitare le difficoltà connesse al dover convocare le assemblee nel periodo estivo.
Oltre a questo è stata chiesta la possibilità di approvare le modifiche statutarie con la maggioranza richiesta per le assemblee ordinarie e la proroga del termine per l'accreditamento al cinque per mille dal 31 ottobre al 31 dicembre.

Al lavoro anche il Ministero

Il Ministro Orlando ha già comunicato che le proposte delle Regioni sono state valutate positivamente dagli uffici tecnici del Ministero e si è impegnato a portare a compimento il necessario iter legislativo termine l’iter nel portare a termine l'iter legislativo necessario.

“Come Regione Toscana – ha dichiarato l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli - continueremo sia a presidiare il tema a livello nazionale che ad operare affinché le criticità legate al passaggio al Runts possano essere superate e che il tutto possa avvenire riducendo al minimo i disagi per le organizzazioni e le associazioni del Terzo settore. Anche la proroga richiesta al Governo va in questa direzione e adesso attendiamo che le modifiche divengano ufficiali”.

“Il Terzo settore in Toscana rappresenta un grande patrimonio di impegno civico, solidarietà e coesione sociale, coinvolge stabilmente circa 500mila toscani e svolge un ruolo imprescindibile in molti settori: dal socio-sanitario a quello culturale, ricreativo, ambientale, sportivo – ha concluso l’assessora Spinelli - La riforma del terzo settore potrà essere un fattore di crescita e di innovazione importante: anche per questo è necessario che l’importante passaggio dell’iscrizione al nuovo registro unico nazionale avvenga nel modo più consono e cercando di venire incontro alle esigenze di realtà che hanno livelli strutturali, gestionali e organizzativi anche molto diversi tra loro”.

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