Da Roma

“Amore senza ostacoli”: il Senato accoglie la campagna contro le patologie andrologiche nei giovani

Pubblicato:

Un primo passo in avanti è stato compiuto nella prestigiosa sede di Palazzo Madama, a Roma: il Senato della Repubblica ha accolto e rilanciato la campagna della Società Italiana di Andrologia (SIA) dal titolo “Amore senza ostacoli”, destinata ai giovani.

Cattura3
Foto 1 di 3
Cattura2
Foto 2 di 3
Cattura
Foto 3 di 3

Ma per capire meglio le ragioni dobbiamo fare un passo indietro e partire da un dato: la maggioranza dei ragazzi italiani non si è mai fatta visitare da un esperto della salute maschile, eppure fra i 14 e i 20 anni uno su tre ha già patologie andrologiche, con ricadute sulla fertilità in un caso su dieci.

Amore senza ostacoli

“Solo il 2% dei giovani si controlla, la prevenzione deve cominciare invece fino dall’adolescenza, problemi che in questa fase non sono vere e proprie patologie vanno individuati per essere affrontati evitando successive conseguenze come nel caso del varicocele e del rischio di infertilità - afferma Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore di Urologia alla Università Federico II di Napoli.
“Il preservativo è utilizzato da meno di un ragazzo su due nella fascia dai 16 ai 18 anni – dice Nicola Mondaini docente di urologia all'Università della Magna Grecia di Catanzaro – “solo il 7% di chi lo usa lo ritiene uno strumento per prevenire le malattie sessualmente trasmesse. Queste patologie sono invece molto diffuse fra i ragazzi eppure non se ne parla mai”.

E come se non bastasse “la pandemia ha peggiorato la situazione” – afferma il dottor Marco Bitelli, coordinatore macroregionale di Sia – “mettendo da parte tutte le visite ordinarie”. Ma non solo: “Sappiamo che il long Covid colpisce il 17% degli adolescenti e dei ragazzi under 20 che hanno avuto la malattia – prosegue Bitelli – tra i sintomi persistenti a 3 mesi nei ventenni vi è spesso l’affaticamento generale, che per molti poi ha ripercussioni negative sul desiderio sessuale”. L'Andrologo, questo sconosciuto! Il professor Nicola Mondaini, ideatore della campagna, confessa “anche io ho difficoltà a convicere i miei figli”. Così è nata l'idea di arrivare ai diretti interessati. Sì ma come? serviva un espediente mediatico e la scintilla è scoccata assistendo ad una gara equestre. Ecco spiegata la metafora dell'ostacolo da saltare, come è abituata a fare Sara Tanguenza, amazzone diventata stakeholder dell'evento.

Il nome, invece, è frutto di un confronto con il giornalista Alessandro Cecchi Paone, anche lui in Senato per sostenere la campagna: “I tre giorni del servizio di leva obbligatorio era un grande screening di massa per piccoli e grandi problemi” – sottolinea il celebre divulgatore scientifico – “finita quell'epoca, i maschi si sono abbandonati a loro stessi. Ne va anche della salute sessuale e, di conseguenza, anche di quella mentale. Mi è sembrato giusto impegnarmi anche in questo”.

A sposare la causa anche la presidente della commissione Igiene e Sanità della Camera Alta, Annamaria Parente: “stiamo cercando di rafforzare i consultori per avvicinare i giovani”.

Da Roma a Firenze, dove, con la partenership mediatica di Italia7, l'ashatag è approdato al Museo Stibbert di Firenze per una cena che ha richiamato tanti sostenitori. Ogni tavolo prendeva il nome di una malattia (pene curvo, induratio penis ecc...) finendo per incuriosire gli ospiti: “può sembrare un gioco ma ha un fine divulgativo” spiega sempre Mondaini. Già l'aspetto didascalico non è secondario, basti pensare che a settembre gli esperti entreranno nelle scuole di tutta Italia, operazione che vedrà impegnata anche la Compagnia di Babbo Natale. Gli incontri saranno anche l’occasione per presentare il ‘Vocabolandro’, il vocabolario della salute maschile dalla A alla Z che verrà consegnato ai ragazzi e diffuso anche sui social.

Non solo tra i banchi, il messaggio proseguirà il suo lungo viaggio in sella ad un cavallo: un’amazzone concorrerà in numerose gare equestri portando i colori di SIA, proprio per ricordare che l’amore non deve avere ostacoli. Si è partiti da Arezzo, per poi arrivare al centro ippico "La baita" di Firenze, in una gara dimostrativa. Prossima tappa sarà Cervia. Ma è solo l'inizio di una lunga cavalcata.

Gaetano D'Arienzo

Seguici sui nostri canali