Campagna di Anci contro il caro bollette: i nostri Comuni che aderiscono
E' partita la campagna lanciata da Anci “Luci spente nei Comuni” che vedrà tutti i Comuni italiani spengere le luci di un monumento simbolo della loro città in segno di protesta contro il caro bollette.
Anche comuni della Piana fiorentina così come della provincia pratese hanno già aderito.
Campagna di Anci contro il caro bollette
Resteranno spente, dalle 20 di oggi per tutta la notte, le luci del Municipio in piazza Vittorio Veneto.
Il Comune di Calenzano aderisce alla protesta promossa dall’Anci, per chiedere al governo risposte sufficienti per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia.
“La protesta è simbolica – ha detto il sindaco Riccardo Prestini –, per attirare l’attenzione su un problema che coinvolge anche gli enti locali. Gli aumenti dell’energia rischiano di pesare molto sui nostri bilanci e di conseguenza sui servizi erogati ai cittadini. Chiediamo al governo azioni concrete”.
Lastra a Signa
Il Comune di Lastra a Signa aderisce oggi alla campagna lanciata da Anci “Luci spente nei Comuni” che vedrà tutti i Comuni italiani spengere le luci di un monumento simbolo della loro città in segno di protesta contro il caro bollette. A Lastra a Signa a partire dalle 20 di questa sera saranno spente le luci del palazzo comunale.
“L’appello – ha evidenziato il sindaco Angela Bagni- è quello di chiedere al Governo un sostegno per aiutare i Comuni gravemente in difficoltà e colpiti dai rincari del costo dell’energia. Anche noi in sede di redazione di bilancio preventivo abbiamo dovuto tener conto di questi aumenti che certamente pesano nelle manovre finanziarie dei comuni. Sono allo stesso modo preoccupata sia per i cittadini che per le imprese che per tutto il terzo settore, già colpiti duramente dalla crisi dovuta alla pandemia, che devono affrontare questo ulteriore sacrificio”.
Montemurlo
Anche Montemurlo domani sera, giovedì 10 febbraio, spegnerà per un'ora, dalle ore 20 alle 21, le luci del municipio e della vicina piazza della Libertà. L'amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa di Anci “Luci spente nei Comuni”, contro il caro bollette, che vedrà tutti i Comuni italiani spegnere le luci di un monumento simbolo della loro città.
«Come amministrazione comunale abbiamo aderito all'iniziativa di Anci per ribadire l'importanza di una politica energetica nazionale seria e sostenibile da un punto di vista ambientale. - sottolinea il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai – È importante che il Governo consenta alle aziende di lavorare con costi energetici accettabili. Nel distretto industriale montemurlese ci sono tante aziende energivore che più di altre subiscono i pesanti rincari delle bollette di luce e gas. Un problema che comunque riguarda tutto il mondo produttivo, dalle aziende più grandi alle piccole realtà artigianali. Le luce spente del municipio e della piazza della Libertà dunque sono un appello al Governo affinché avvii una vera politica energetica nazionale, oggi più che mai necessaria. Non dobbiamo dimenticare che stiamo uscendo da due anni di pandemia. Una situazione che ha messo a dura prova famiglie e imprese».
L’ Anci stima anche per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Per la Toscana si tratta di oltre 30 milioni di euro.
Poggio a Caiano
“Gli aumenti in bolletta sono insostenibili. Dalle utenze domestiche a quelle commerciali l’incremento non ha risparmiato nessuno. Per questo come Comune di Prato sottoscriviamo l’appello di Anci al Governo affinché intervenga con misure specifiche a sostegno delle famiglie e dei Comuni”, così il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli.
Anche a Poggio questa sera alle 20 infatti si spegneranno le luci delle Scuderie Medicee in segno di adesione allo sciopero delle luci promosso da Anci contro l’aumento delle tariffe che rischiano di mettere in seria difficoltà le amministrazioni nella gestione degli immobili dell’ente.
“Per un comune, soprattutto se piccolo come il nostro - ha aggiunto Puggelli - l’aumento dei costi di gestione rischia di tradursi in carenza dei servizi per i cittadini. La pandemia oltre ad una crisi sanitaria ha portato con se una crisi economica che ha colpito tutti e dalla quale stiamo con fatica rialzandoci, il caro bollette appesantisce una situazione già complicata. Da sempre le amministrazioni fanno economia per allocate le risorse in beni e servizi a disposizione della città e della comunità, durante l’emergenza sanitaria la gestione oculata delle risorse ci ha permesso di aumentare l’assistenza verso la cittadinanza, con servizi mirati ad affrontare il difficile momento storico, siamo riusciti a mantenere inalterati i servizi “standard” anche grazie alla responsabilità utilizzata nella gestione dell’ente, ma questo incremento spropositato delle tariffe rischia di penalizzare servizi indispensabili e basilari come le mense o i contributi per le famiglie bisognose”.
Puggelli si rivolge poi al Governo perché intervenga ponendo un freno ai rincari e affinché preveda una politica di investimenti in ambito di approvvigionamento energetico: “Chiediamo al Governo uno sforzo per ascoltare le richieste dei Comuni perché sostenere un’ente significa garantire servizi e il benessere generale della cittadinanza e del territorio. Resto però convinto che l’unica vera soluzione sia una politica di investimenti che renda il nostro Paese indipendente in termini di approvvigionamento energetico”.