In pensione l’architetta del Comune Gianna Paoletti
Figura di riferimento per l'ufficio urbanistica, ha contribuito a cambiare il volto di Calenzano
Se in poco più di un anno dall'avvio del percorso il nuovo Piano operativo comunale (l’ex regolamento urbanistico) è stato redatto, una buona parte di merito deve essere attribuita agli uffici comunali, e in primis a quello dell’urbanistica, guidato fino alla fine di gennaio da una delle dipendenti dell’ente calenzanese più capaci e stimate, l'architetto Gianna Paoletti.
Dal 31 gennaio è andata in pensione e per il Comune questa è sicuramente una fase di transizione importante considerata l’alta professionalità di questa figura, una vera e propria “colonna” della macchina comunale in uno degli uffici di maggior peso in una città, visto che da lì passano le decisioni che determinano le modifiche del “volto” di un Comune.
Entrata a lavoro nel 1986, Paoletti per quasi 35 anni è stata un punto di riferimento per l'ufficio tecnico comunale, per i professionisti del territorio che si sono rapportati con lei e per le varie amministrazioni che si sono succedute.
Per Giuseppe Carovani, sindaco dal 1999 al 2009,Paoletti «ha sempre avuto una grande disponibilità a interloquire e supportare l'amministrazione, sempre molto rispettosa dell'indirizzo politico. È stata una figura molto importante per l'evoluzione di Calenzano e, fin dalla legge 5 del 1995, ha trasmesso alle amministrazioni i nuovi approcci in merito alla gestione territorio. Nel periodo in cui sono stato io Sindaco ha dato un contribuito importante per far emergere una filosofia importante: quella di definire per Calenzano un perimetro ben delimitato al costruito e di introdurre nell’allora Regolamento urbanistico le norme di bioarchitettura, risparmio energetico e sostenibilità sociale di cui Calenzano è stato un Comune all’avanguardia. Gianna supportò parecchio tutto questo percorso. Ci ho lavorato benissimo, anche per il suo carattere mai supponente e pronto a far capire temi complessi a chi le chiedesse spiegazioni, dai membri della Giunta ai consiglieri. Da riconoscerle inoltre una grande correttezza anche rispetto alle richieste ed istanze dei professionisti». Anche per i due mandati di Alessio Biagioli è stata una validissima collaboratrice: «Ha cresciuto intorno a sé tanta gente capace. La sua caratteristica è la propensione a risolvere i problemi invece di crearli. La sua figura è stata importante soprattutto per un Comune come il nostro che ha cambiato molto il suo volto negli ultimi decenni. Una donna elegante e di carattere, che ha saputo dire dei no, sempre motivandoli». Parole di grande stima anche da parte dell’attuale sindaco Riccardo Prestini: «Da giovane architetto qual’era al suo ingresso in Comune ha maturato una grande esperienza riuscendo, con competenza professionale ed impegno, a supportare egregiamente le diverse Amministrazioni che si sono succedute, nel processo di profonda trasformazione di Calenzano. La sua intelligenza, la sua passione, il suo senso civico al servizio della collettività, hanno rappresentato un punto di riferimento per tutte le amministrazioni con le quali ha lavorato, ricevendo da ogni componente consiliare, di maggioranza e di opposizione, apprezzamento e riconoscimento per la sue capacità e la sua correttezza nel ricoprire il proprio ruolo. Questa stessa capacità e la sua corretta interpretazione del ruolo di tecnico a servizio degli organi politici e della comunità, hanno caratterizzato anche il suo rapporto con i dipendenti suoi collaboratori, promuovendone la crescita professionale, lo spirito di servizio e l’attenzione al rapporto con gli utenti. Con il pensionamento di Paoletti si chiude un lungo ciclo, ma ritengo che il suo insegnamento, la sua saggezza e il suo esempio continueranno a contrassegnare il lavoro dei suoi ex collaboratori che con un punto di riferimento così “alto” avranno certamente la capacità, la volontà e l’impegno di lavorare con altrettanto spirito di servizio e passione. AGianna rinnovo il saluto ed il ringraziamento mio e dell’amministrazione comunale, ribadendo la profonda stima, la gratitudine e la riconoscenza per avere lavorato con noi in tutti questi anni, rinnovandole anche tramite il vostro giornale i miei più sinceri auguri per il futuro».