La storia

Querceto: ecco la casa dei giovani e delle band

Continua il viaggio di Bisenziosette nei circoli

Querceto: ecco la casa dei giovani e delle band
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Andare a visitare le case del popolo sestesi significa andare a conoscere il cuore della comunità. Per questo BisenzioSette ha iniziato da qualche settimana un viaggio tra i circoli e le case del popolo della città, che dopo una storia gloriosa, oggi si trovano a fronteggiare sfide inedite ed impreviste, dettate dalla pandemia, non potendo più svolgere il loro naturale ruolo di luoghi di socialità ed aggregazione. Questa settimana abbiamo incontrato Alessio Buonavita, presidente della Casa del popolo di Querceto, in via Napoli, fondata nel 1947. «La nostra realtà – ha spiegato il presidente – era nata e si era consolidata nel borgo storico ed antico di Querceto quando poi, all’incirca 23 anni fa, ritenendo che l’ambiente non fosse più sostenibile, abbiamo provveduto a vendere il vecchio immobile che ospitava il circolo Arci (dove poi sono nati degli appartamenti) e con quel ricavato e l’attivazione di un mutuo, abbiamo dato vita alla costruzione della nuova e più moderna sede di via Napoli, potendo contare su ampi spazi ed un grande giardino esterno». Da sempre la casa del popolo risulta rivolta al sociale ospitando molte associazioni locali: da chi svolge ripetizioni per i ragazzi, a quelle che fanno ginnastica per anziani, la sede accoglie il Querceto Calcio, associazioni di podismo, sci di fondo, Quintozoom, che si occupa della gestione e dell’organizzazione di proiezioni video oltre a mostre fotografiche aperte a tutti i fotoamatori e associazioni internazionali come Amnesty international. «Oggi – ha spiegato il presidente – contiamo circa un centinaio di volontari e 9 dipendenti, che si occupano della gestione di due turni della ristorazione e del bar, aperto, prima della pandemia, sia a pranzo che a cena. Negli ultimi anni la nostra casa del popolo è riuscita a contagiare tantissimi giovani, aprendosi alla musica ed alle band del territorio e promuovendo il “Querceto Live Contest”, una vera e propria gara tra gruppi musicali, con un occhio di riguardo alle formazioni provenienti dalle scuole musicali del territorio, che ha riscosso fin da subito grande successo». Da anni, dunque, ogni martedì, da ottobre a maggio  la musica è la vera protagonista delle serate presso la casa del popolo che solo l’emergenza sanitaria ha bloccato. Il contest nelle varie edizioni ha richiamato anche band più conosciute e l’anno scorso, poco prima del lockdown, la direzione del circolo aveva effettuato un consistente investimento per ammodernare l’impianto audio della sala concerti da 4800 watt. «Per questo – ha proseguito – la nostra realtà è oramai un punto di ritrovo apprezzato e frequentato, anche da giovanissimi e siamo contenti per la mole di persone che vivono le nostre attività, specialmente in estate, provenendo da tutta Sesto e dai Comuni vicini».  In passato, invece, la casa del popolo di Querceto, inizialmente frequentata anche dall’On. Michele Ventura, si era contraddistinta per lo svolgimento di un inedito palio che riusciva a coinvolgere, anno dopo anno, un numero incredibile di persone nei diversi rioni del borgo. «La manifestazione – ha spiegato Buonavita – è purtroppo andata persa per alcuni dissidi ma ancora oggi vi sono tante persone che si ricordano di quei momenti di gioia e divertimento. Così come si ricordano la presenza di artisti come Pieraccioni o Panariello, che si recavano nella vecchia sede del circolo, per tenere i loro spettacoli, quando erano meno conosciuti al grande pubblico come protagonisti del varietà Vernice fresca»

Senza ombra di dubbio la pandemia ha sconvolto anche la vita associativa della casa del popolo di Querceto: «I nostri dipendenti – ha annunciato il presidente – sono oggi in cassa integrazioni a rotazione, riuscendo a lavorare alcune ore per offrire il nostro servizio pranzo, in completa sicurezza e ci dispiace non poter ancora accogliere i nostri abituali frequentatori. Tutte le attività sono infatti sospese e non sappiamo quando potremo riprendere. Durante il lockdown, i nostri volontari si sono occupati di portare a casa la spesa o i medicinali mentre da qualche mese abbiamo sviluppato il servizio di asporto per la pizza e le fritture».

Il presidente ha espresso tutta la sua impazienza a riaprire il portone della casa del popolo: «Tutte le associazioni che noi ospitiamo ci chiedono da tempo quando potranno tornare a svolgere le loro attività. Se un tempo questi luoghi erano più legati all’appartenenza politica, oggi prevale l’aspetto ricreativo e sociale. Da sempre – ha proseguito Buonavita – ospitiamo le cene di beneficenza e associative della Misericordia di Quinto o le iniziative per il popolo Saharawi. Più di recente abbiamo collocato alcune strutture ludiche nel giardino esterno e questo ha richiamato tante famiglie a frequentare i nostri spazi. Il desiderio irrefrenabile adesso è quello di riaprire e ripartire. Per il momento è ripreso solo il servizio pranzo veloce e con prezzi modici. Abbiamo spostato e collocato tutti i tavoli dalla sala ristorante alla sala concerti così da assicurare la piena sicurezza ed il completo distanziamento dei tavoli, come richiesto dalle misure anticovid. Tutto questo ci consente di far lavorare per qualche ora anche i nostri dipendenti che come tutti hanno subito i ritardi nei mesi scorsi per il riconoscimento e la corresponsione della cassa integrazione».

Anche in questo caso, come già emerso presso le altre case del popolo sestesi visitate, sono conservati nel circolo tutti i verbali delle adunanze del consiglio fin dalla sua fondazione. Si tratta di molti documenti, scritti a mano, che offrono spunti e curiosità interessanti per conoscere più in generale non solo le evoluzioni del circolo Arci di Querceto ma anche la storia della comunità di Sesto Fiorentino.

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