Riqualificazione de La Briglia, al via la demolizione dei magazzini
Bosi: “Primo passo, è imminente un progetto per il recupero generale”.
Il Comune di Vaiano è più deciso che mai a puntare sulla riqualificazione e sul recupero de La Briglia, il centro abitato che fonda la sua storia su un singolare modello di villaggio-fabbrica unico nel suo genere. “È un progetto su cui crediamo molto, condiviso con i cittadini attraverso un processo di partecipazione avviato da tempo - sottolinea il sindaco Primo Bosi - siamo già entrati nella fase di riqualificazione dell’area centrale del borgo ma in vista c’è la definizione di un progetto ambizioso con un piano economico rilevante per il recupero generale della Briglia che sarà pronto a metà febbraio e verrà candidato a finanziamento attraverso il Programma Pinqua, per la riqualificazione dei territori e la qualità dell’abitare, sostenuto dal ministero delle Infrastrutture con quelli dell’Economia e della Cultura”. Scade mercoledì prossimo, 3 febbraio, l’avviso rivolto ad associazioni e soggetti no profit a presentare proposte da inserire nel progetto (le informazioni si trovano sul sito del Comune di Vaiano).
Intanto nei giorni scorsi è stata avviata la demolizione di quattro magazzini dismessi che insistono su un’area di circa 250 metri quadrati, tra via Ciampi e via della Seta, in prossimità del Circolo La Spola d’oro. Gli immobili, in pessime condizioni, erano stati acquistati dal Comune con l’obiettivo della riqualificazione dell’area che è destinata a spazio pubblico di socializzazione, una vera e propria piazza. L’area prospicente la chiesa, dove verrà realizzato un parcheggio, e quella degli ex magazzini verranno connesse attraverso un percorso pedonale. L’intervento è finanziato anche grazie a un contributo di 67 mila euro concesso dalla Regione Toscana nell’ambito delle iniziative per la rigenerazione urbana.
“Cominciamo con questa prima significativa operazione che ha come obiettivo il riassetto e la ricucitura del territorio urbano. Consideriamo questa iniziativa un primo passo verso il recupero dell’identità preziosa della Briglia”, mette in evidenza Bosi.
La Briglia è nata agli inizi del XVIII secolo intorno ad un’importante cartiera, il cui proprietario Clemente Ricci era riuscito ad ottenere l’appalto granducale. Agli inizi dell’800 il sito si trasforma in fonderia di rame legata agli investimenti della comunità anglofiorentina. Ma la massima popolarità e importanza dal punto di vista produttivo per La Briglia si ebbe però con l’arrivo in Val di Bisenzio dell’imprenditore ebreo Beniamino Forti. Egli sfruttò le infrastrutture industriali e idrauliche esistenti per creare un grande lanificio a ciclo completo, che diverrà nel primo ‘900 la seconda fabbrica più grande del distretto pratese per numero di addetti e metri di tessuto prodotti. È in questa fase che l’abitato della Briglia subisce le più importanti trasformazioni sociali e urbanistiche, identificandosi, per volere della famiglia Forti, con un vero e proprio villaggio fabbrica di stile paternalistico manchesteriano