Lavoro domestico: settore in calo in Toscana. Tutti i dati e le curiosità
Netta la prevalenza delle donne (89,2%), il 44,2% proviene dai paesi dell’Europa dell’Est. Valore aggiunto del settore nel 2019: 1,3 mld di euro. I dati dell'associazione "DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico".
I DATI IN PILLOLE:
Lavoro domestico: settore in calo
Nel 2019 i lavoratori domestici regolari in Toscana erano 73.684, in costante calo (quasi -12% rispetto al 2012). I dati INPS rivelano una preminenza delle badanti (56,8%) rispetto alle colf. La forbice tra queste due tipologie di lavoratrici si sta allargando: il sorpasso è avvenuto nel 2014, con le badanti in costante aumento e le colf in calo. La sanatoria 2020 dei lavoratori stranieri potrebbe portare a un aumento di oltre 11.500 lavoratori, di cui 4.333 solo a Firenze.
Sono alcuni dei principali dati che fotografano il settore, raccolti ed elaborati nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico, realizzato dall’Osservatorio nazionale DOMINA, con la collaborazione della Fondazione Leone Moressa di Mestre.
Il 44,2% dei domestici proviene dall’Est Europa; netta la prevalenza delle donne (89,2%); età media 49,8 anni. L’incidenza degli italiani è maggiore nelle famiglie che non richiedono la convivenza (26%).
Spesa delle famiglie e impatto economico
Complessivamente, nel 2019, le famiglie della Regione hanno speso 646 milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici; la cifra comprende stipendio, contributi e TFR. Il valore aggiunto si aggira attorno a 1,3 miliardi di euro.
Distribuzione territoriale e incentivi
A livello provinciale, a Firenze si concentrano le più alte percentuali di domestici: il 35,9% delle colf e il 30% delle badanti. Anche in termini relativi, il capoluogo regionale registra la maggiore incidenza di colf: 11,3 ogni mille abitanti (media regionale 8,5). Per quanto riguarda le badanti, invece, l’incidenza maggiore si riscontra a Siena: 15,3 badanti ogni cento anziani (media regionale 13,3). La Regione Toscana ha istituito il fondo per la non autosufficienza per gestire le situazioni di difficoltà e ha promosso con una legge regionale l’elenco degli erogatori di assistenza domestica gestito dai Comuni.
Prospettive demografiche
Le prospettive demografiche rivelano che nel 2050 in Toscana vivranno 181mila anziani in più (ultra-ottantenni) e 7mila bambini in meno (0-14 anni), valori che suggeriscono una crescita potenziale del numero di badanti. La componente anziana sarà più numerosa di quella infantile (13,8% della popolazione contro 12,1%), con evidenti ripercussioni socio-economiche.