Sciopero generale, in 70mila a Firenze contro la Legge di Bilancio: corteo e manifestazione in piazza
Il corteo di Firenze, partito da piazza Santa Maria Novella, si è concluso in una strapiena piazza Poggi: adesione elevatissima
Straordinaria partecipazione alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale Cgil-Uil (adesione toscana all’80%) per cambiare la Legge di Bilancio. Sarebbero circa 70mila i lavoratori - secondo quanto affermato da Cgil - che hanno partecipato al corteo per le strade del capoluogo. Una cifra da capogiro, con lavoratori provenienti da pressoché ogni settore.
Il corteo e le richieste
Il corteo di Firenze, partito da piazza Santa Maria Novella, ha visto le conclusioni in una strapiena piazza Poggi (a migliaia non sono riusciti a entrare), dove sono intervenuti dal palco Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana), Ivana Veronesi (segreteria Uil nazionale) e lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati. In piazza presenti anche i massimi esponenti delle istituzioni regionali e cittadine e della politica regionale.
I sindacati sono scesi in piazza per chiedere di “cambiare” la Legge di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese”, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. Nei settori seguiti dalla Filcams di Firenze si sono registrate adesioni molto alte: dal 60% delle lavoratrici e lavoratori Unicoop Firenze, passando per il 75% tra gli appalti sanitari (che devono garantire almeno il 25% del personale) fino sfiorare il 100% nelle mense scolastiche fiorentine.
Le parole di Rossi e Fantappié
"Con buona pace di chi vorrebbe limitare il diritto di sciopero, in Toscana si rilevano grande adesione all’agitazione e grande partecipazione alla manifestazione - ha dichiarato Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana) -. Da qui è partito un messaggio forte verso il Governo: questa Manovra è ingiusta, penalizza particolarmente la nostra regione e va cambiata nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Senza risposte concrete dall’esecutivo, la mobilitazione andrà avanti e ci troverete ancora nelle piazze e nei luoghi di lavoro a protestare, insieme alla tanta gente che non ne può più di fare i contri con inflazione e salari fermi, e di vedere aumentare le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, le crisi industriali, i problemi della sanità e dei servizi pubblici, mentre le spese militari s’impennano".
"La popolazione Toscana ha risposto alla grande - ha affermato con soddisfazione Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana) -. Siamo qui perché c’è un Paese che non riesce ad arrivare alla fine del mese, i dipendenti e pensionati che non ce la fanno più. Serve un recupero del potere d’acquisto e risorse su diversi temi fondamentali come sanità e stato sociale. La manovra non dà risposte neanche su precariato e sicurezza sul lavoro. Avevamo fatto delle proposte, dalla detassazione degli aumenti contrattuali all’extratassa sugli extraprofitti. È opportuno andare a tassare rendite e grandi capitali a favore del lavoro e delle persone meno abbienti. Da qui lanciamo un grido d’allarme!”, ha concluso.